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Dispositivi anti abbandono seggiolini auto: perché sono importanti?

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I casi di bambini lasciati soli in auto dai propri genitori sono purtroppo più numerosi di quello che si pensa, anche in Italia. Una dimenticanza che si può facilmente trasformare in tragedia e da cui nessuno può sentirsi completamente immune.

I ritmi della società impongono velocità, frenesia e forti dosi di stress ed incanalano troppo spesso in routine abitudinarie, nelle quali i gesti che si compiono sono spesso ripetitivi e meccanici. Dell’automatismo che fa chiudere la porta di casa senza quasi accorgersene, a quello che fa compiere il tragitto casa-ufficio guidando sovra pensiero, fino a quello che porta a sganciare il seggiolino per far scendere il proprio figlio dall’auto una volta a destinazione.

Ma cosa succede quando questi meccanismi automatici vanno in corto circuito? Un bimbo quieto e silenzioso seduto sul sedile posteriore rischia di essere ignorato, tra le manovre di posteggio e la chiusura dell’auto. Una distrazione fatale e spesso irreparabile, della quale purtroppo decine di genitori ogni anno divengono drammaticamente colpevoli nel mondo. 

Dispositivi anti abbandono: come e perché funzionano?

È proprio allo scopo di evitare tale infausta eventualità che sono stati ideati ed introdotti in commercio i cosiddetti dispositivi anti abbandono, ossia strumenti tecnologici a servizio dei genitori che consentono di portare a zero il pericolo di disattenzioni.  

Il funzionamento dei dispositivi salva bebè si basa sulla combinazione proficua di semplici sensori di posizione e applicazioni digitali all’avanguardia. Che si tratti di sistemi indipendenti o di apparecchi integrati nel seggiolino porta bimbi, i dispositivi anti abbandono riescono a percepire la presenza del bambino all’interno del sistema di ritenuta tramite sofisticati sensori di peso, e possono collegarsi tramite bluetooth e tecnologie wireless allo smartphone dei genitori.

Per essere a norma di legge  i dispositivi o seggiolini antiabbandono devono attivarsi automaticamente non appena si entra in auto e non richiedere azioni specifiche da parte del conducente. Nel momento in cui il genitore abbandona l’autoveicolo, portando con sé lo smartphone, ma i sensori del dispositivo rilevano che il bebè è ancora a bordo, inviano allarmi al genitore, che possono essere sonori, visivi o tattili e che gli permettono di evitare la distrazione più pericolosa che possa commettere.

Ma non solo, le più avanzate app dei dispositivi anti abbandono sono anche in grado di inviare SMS di emergenza a numeri pre-imposti sul cellulare, nel caso i primi allarmi passino inosservati al genitore. Sistemi GPS indicano anche l’ubicazione dell’auto a chi è chiamato in soccorso: addirittura alcuni veicoli si integrano con i sistemi salva bebè in modo da abbassare i loro finestrini in caso di abbandono, per fare circolare l’aria all’interno dell’abitacolo.

Per chi non usa smartphones o ha l’abitudine di dimenticarli spesso a casa, esistono addirittura dispositivi che si connettono semplicemente a speciali accendisigari configurati per emettere segnali luminosi e sonori di promemoria allo spegnimento dell’auto. 

Legge anti abbandono e bonus seggiolino

Avere un momento di scarsa concentrazione o di defaillance mentale è una qualcosa che può purtroppo capitare a chiunque, anche ai genitori più premurosi ed attenti. È palese quindi l’importanza cruciale di dotarsi di un dispositivo anti abbandono per minimizzare l’eventualità che tali situazioni di confusione si trasformino in qualcosa di irreparabile.

La legge ha deciso infatti di supportare tale buona pratica modificando il testo dell’articolo 172 del Codice della Strada ed introducendo l’obbligatorietà dei dispositivi anti abbandono sul territorio italiano per tutti coloro che trasportano bambini sotto i quattro anni di età: entrata in vigore con regolamento attuativo nel novembre del 2019, l’assenza di sistemi anti abbandono è divenuta sanzionabile ufficialmente dal mese di marzo 2020. 

Per dare sostegno ai genitori ed aiutarli a tutelare in maniera smart l’incolumità dei loro piccoli, è stato erogato dal Governo un contributo economico chiamato Bonus Seggiolino, che ha offerto 30 euro per l’acquisto di un dispositivo per ciascun bambino sotto i 4 anni presente in famiglia.

Dotarsi di dispositivi salva bebè non è solamente un obbligo di legge ma anche una pratica di buon senso, che può davvero fare la differenza. Scopri il dispositivo antiabbandono di Nido!

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